E' un po' che crescono le tensioni fra il governo iracheno e la "regione autonoma curda" nel nord del paese, ricca di petrolio. I curdi hanno schierato i Peshmerga (la loro milizia, anche ben armata) al confine col resto dell'iraq, e sostanzialmente gestiscono il loro territorio come vogliono, petrolio incluso. Il governo iracheno contesta questi atti, che stanno portando il kurdistan iracheno verso una ufficiosa indipendenza, ed ha mandato truppe speciali nel territorio conteso con la scusa di mantenere l'ordine. Il tutto con la Turchia che semrba parteggiare per i curdi iracheni (!), che sono divisi internamente in fazioni pro e contro la linea dura verso Baghdad.
Ci sono stati diversi confronti a muso duro, con però il presidente iracheno Jalal Talabani ad intervenire spesso per smorzare i toni e cercare un compromesso.
Adesso però Talabani ha subito un ictus e si dice sia in fin di vita. Non un buon segnale per la stabilità dell'Iraq.
A volte la real politik assume delle forme grottesche. La Turchia che appoggia i Curdi...siamo al superlativo. In ogni caso ci manca una bella guerricciola a bassa intensità nella zona. Ok che è dal caos che nascono le stelle ma quì si esagera.
Beh alla fine ai "padrini" dei due schieramenti non fa assolutamente ocmodo un'escalation quindi è probabile che non ci sarà. Anche perché gli stessi schieramenti sono divisi internamente fra moderati e integralisti; Talabani era un moderato, ma non l'unico.